Il Riesling in 700 battute? Missione impossibile anche per Bibenda7


Quando me l’hanno detto non ci volevo credere per cui, curioso come una scimmia, sono andato a vedere se Bibenda 7 n° 3 del primo aprile contenesse davvero quell’articolo.


La faccia di Valeria Rossi è simile a quella della Clerici che, in versione sommelier, cerca di spiegare in 700 battute cos’è il Riesling. Un pò come spiegare in mezza paginetta l’origine dell’universo....

Scorro l’articolo e noto come questo vitigno venga localizzato in Italia SOLO in Trentino Alto Adige ed in Friuli tralasciando le varie espressioni piemontesi, sicuramente le migliori in Italia e, per completezza, quelle lombarde (oltrepò pavese) e toscane.
Se poi mi scrivi che il Riesling di San Michele Appiano è un il punto di riferimento del nostro Paese allora comincio a tremare…

Fonte: Grappolorosso.blogspot.com
Vado avanti nella lettura e leggo, nella parte storica, che “l’origine più probabile del Riesling Renano è quella della vallata del Reno, in particolare la Mosella”.
Deglutisco e ripenso alla mia severa insegnante di geografia che avrebbe “infartato” ad una espressione del genere perché, cara Valeria, c’è la valle del Reno e quella della Mosella, due fiumi diversi tra loro….

La Mosella
Tiro avanti e leggo che…bla bla bla…è in Austria che il Riesling renano occupa un posto di massimo livello tra i vitigni in campo internazionale…bla bla bla..i suoi sentori da giovane sono questi mentre quelli da “vecchio” sono quest’altri.

FINE

Fine???? E la Mosella? Mi dici che il Riesling è originario della zona e non scrivi due, dico due righe sulla grandezza di questi vini in Germania? Metti l’Austria e non il paese di elezione di questo vitigno?

Capisco le 700 battute, l’essere sintetici con un argomento da tesi di laurea ma….in Redazione non c’è nessuno che controlla?


P.S.: la Rossi si è cimentata questa settimana col Pinot Nero. Altra missione impossibile, per le 700 battute, ma il risultato è gradevole. Brava.

2 commenti:

Daniele Serafini ha detto...

Questo Bibenda7 sarebbe pure carino ma, appunto, sono tanto risicati in termini di spazio che alla fine non serve a nulla. Che senso ha scomodare gente con tanta esperienza e fargli scrivere roba che potrei scrivere persino io in 10 minuti?

Marco Riva ha detto...

Forse perchè certi personaggi pensano che basti avere un titolo per permettersi di guardare dall'alto al basso "i comuni mortali", che magari con molta più passione e ricerca potrebbero dare la parvenza di un risultato migliore o quantomeno non confondere le idee, cosa al quanto importante...
Tra le cose più importanti c'è sicuramente il fatto di avere "maestri" che abbiano una lucidità anche nell' esposizione delle idee per garantire sicurezza nell'apprendimento...
Sbagliando cmq s'impara, lo spero per tutti...