Marco Cecchini, vignaiolo indipendente friulano


La bella serata Slow Food sul Friuli, ben raccontata da Rossella nel suo blog, è stata l'occasione per far conoscere a molti appassionati romani Marco Cecchini, giovane vignaiolo friulano che ho "scoperto" lo scorso anno durante i Superwhites quando più appassionati mi avevano confessato di aver bevuto un ottimo riesling del Friuli (!!).
Dopo qualche mail, Marco non ci ha pensato un attimo di partire da Premariacco per tornare di nuovo a Roma dove l'aspettava una folla di quaranta persone bramose di bere i suoi quattro vini in degustazione: il Riesling 2008, il Tovè 2009, il Refosco 2008 e il Verlit 2007.

Il Riesling, non avevo dubbi, è stato per molti una vera sorpresa perchè, abbinato ai vari Presidi Slow Food come il Formadi Frant, la Pitina e il Pestàt di Fagagna, è risultato sempre all'altezza con i suoi aromi e sapori che molto richiamano alla Mosella senza scimmiottare un terroir completamente diverso. Fresco, minerale, agrumato, speziato, è un vino che mi convince sempre più, soprattutto in bocca dove ha grandissima bevibilità. Una chicca!

Riesling 2008
Il Tovè 2009 (friuliano con 10% di verduzzo) è un vino più intenso, strutturato, rotondo, sa di fiori e mela cotogna, fieno, spezie gialle. In bocca è denso, profumato, armonico, si accompagna alla grande con i Cjalson Val di But di Dino De Bellis con cacao, ricotta, uvetta ed erbe.

Tovè 2009
Cjalsons Val di But
Come rossi puntiamo decisamente su l'autoctono e Marco ci propone il suo Refosco dal Penducolo Rosso 2008, un vino diretto e sincero che racconta molto della storia contadina del Friuli. Naso estroverso di frutta rossa selvatica, grafite, spezie nere. In bocca è asciutto, deciso, con un tannino deciso ed una vena acida che ben si integrano col piatto più grasso e robusto della serata: musetto e brovada!

Musetto e Brovada
Accanto alla Gubana, dolce tipico del Friuli e preparato per l'occasione da Gabriele Bonci, Marco Cecchina ha calato il suo asso nella manica versando a tutti un pò del suo Verlit 2007, un vino dolce 100% verduzzo che mi è piaciuto molto per il suo essere dolce non dolce e per avere quella bella dose di freschezza che ti evita di lasciare là il vino dopo il primo sorso. Il Verlit è di colore giallo dorato con profumi di albiccoca disidratata, mela cotogna, dattero, nocciola, mallo di noce. Bocca, come detto, piena ma misurata, il vino lascia il palato pulito dallo zucchero residuo e con una intrigante scia sapida. Ottimo davvero!

Verlit 2007 e compagni vari...
Se vi capita, al prossimo Vinitaly, cercate Marco e poi fatemi sapere se, come a me, anche a voi sono piaciuti i suoi vini!

P.S: se qualcuno si è domandato perchè Cecchini si reputa indipendente questa è la sua risposta: "Mi sono sempre considerato un artigiano nel fare vino e nell'interpretare il territorio. Sono indipendente perchè rispetto ogni idea ma credo e seguo solo il mio pensiero. Bollicine, biodinamici, naturali, industriali, in anfori o vini superconcentrati. Non mi piacciono le mode. Un vino molto buono per me è sufficiente...".

Tutte le foto sono state scattate da Rossella!!


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